Scuola Provinciale dell’Infanzia di Gardolo "Biancaneve"
Comunità Val D’Adige
Comune Trento
Circolo di Coordinamento 5
Numero sezioni 5
Numero bambini iscritti 98
Numero insegnanti 12
Posti di competenza linguistica 5
Numero personale non insegnante Cuoco 1
Personale d’appoggio 5
Prolungamento d’orario attivo Sì
Numero bambini iscritti al tempo prolungato 29
Data di costruzione: 1976
ristrutturazione 2013
Dati dall’edificio:
proprietà Comune
capienza iscritti 126
superficie interna mq 881
superficie esterna mq 3001
La storia della scuola
Nel 1976 venne costruita a Gardolo una scuola che si differenziava da tutte per l’originalità strutturale: ampi spazi, un salone imponente e luminose vetrate che si affacciano su un vasto giardino. Chi entrava rimaneva colpito dagli spazi e dalle caratteristiche architettoniche innovative. Era bella, luminosa e nuova. I bambini (si ricordano fino a 150 iscritti) occupavano ogni spazio: l’ufficio, l’ambulatorio, una piccola saletta a piano terra. Visto il numero, fu istituito un servizio di trasporto e alcuni accolti nella scuola dell’infanzia di Meano. A fine anni ’80 venne chiuso il giardino inizialmente privo di recinzione e demoliti alcuni muretti. In un’importante ristrutturazione venne ricavata una grande aula con i servizi in una parte dello stabile inizialmente adibito all’appartamento del custode.
Descrizione della scuola
L’ultima ristrutturazione importante e recente riguarda l’ampliamento dell’edificio a piano terra con la costruzione di una spaziosa aula con bagni attigui, ottenuta riducendo la superficie del giardino.
Scelte educative
"Il compito educativo della scuola è quello di facilitare l’integrazione delle diverse culture nella logica di una convivenza costruttiva in un tessuto sociale e culturale multiforme. Questo significa accettazione e rispetto degli altri, riconoscimento della loro identità culturale in prospettiva di un effettivo inserimento sociale, valorizzazione e promozione dell’autonomia personale." di chi?
Lavoriamo in una scuola multiculturale nella quale il senso dell’accoglienza è visibile in ogni situazione. Da vari anni si lavora dentro questo processo di cambiamento talvolta faticoso ma accettato per rispondere al bisogno di chi vuole capire, di chi ha una lingua diversa, abitudini diverse. I bambini, da questo punto di vista sono insegnanti: la diversità viene arricchita dai loro sorrisi, dalla loro voglia di divertirsi e di vivere un’infanzia serena. Le storie e i vissuti sono diversi ma la scuola ha sempre rispettato e considerato ogni esperienza nella tutela del diritto all’educazione di ciascuno.