Scuola Provinciale dell’Infanzia di Romarzollo

 

 

Comunità Alto Garda e Ledro

Comune Romarzollo

Circolo di coordinamento 8

 

Numero sezioni 5

Numero bambini iscritti 114

Numero insegnanti 14

Posti di competenza linguistica 2

Numero personale non insegnante

Cuoco 1

Operatori d’appoggio 5

Prolungamento d’orario attivo Sì

Numero bambini iscritti al tempo prolungato 88

 

Data di costruzione: 1969

ristrutturazione 2005

Dati dall’edificio:

proprietà Comune

capienza iscritti 151

superficie interna mq 1511

superficie esterna mq 2154

 

La storia della scuola

 

E’ nata come scuola a gestione autonoma negli anni 60 a servizio della comunità di Romarzollo formata dai paesi limitrofi di Vigne, Chiarano, Varignano, Padaro e Ceole.

Con l’anno scolastico 1991-1992, tramite un referendum dell’Assemblea dei genitori, è diventata Scuola dell’infanzia Provinciale di Arco-Romarzollo.

Nel settembre 2001, personale e bambini, sono stati tutti trasferiti alla colonia Miralago di Riva del Garda e l'edificio è stato sottoposto a ristrutturazione completa. E’ stata riaperta nel settembre 2003 con la capienza di 6 sezioni. 

 

Descrizione della scuola

 

La scuola è posta su 3 piani: il più in alto è adibito a magazzino,  al piano terra sono collocate le 6 aule ognuna col proprio bagno, un atrio per le occasioni d’incontro e un ufficio; al piano inferiore si trovano due spazi per l’attività dei gruppi mobili intersezionali, una grande sala da pranzo con la cucina annessa, una  palestra, la stanza della nanna, la lavanderia e gli spogliatoi per il personale. All’esterno è circondata da un ampio giardino attrezzato, appena ristrutturato.


Scelte educative

 

La scuola pone particolare attenzione alla progettazione di proposte volte a favorire la consapevolezza di sé e l'identità personale, l’autonomia nei suoi molteplici aspetti e la socializzazione. Si prefigge inoltre il mantenimento di un proficuo dialogo con le realtà socio-culturali del territorio.


 

Immagine
“Il bambino non è un vaso da riempire, ma un fuoco da accendere” Francois Rebelais