Scuola Provinciale dell’Infanzia di Cimone “Mamma Teresa”

 

 

Comunità Valle dell’Adige

Comune Cimone

Circolo di Coordinamento 4

Numero sezioni 2

Numero bambini iscritti 28

Numero insegnanti 5

Posti di competenza linguistica 2

Numero personale non insegnante

Cuoco 1

Operatore d’appoggio 2

Prolungamento di orario attivo Sì

Numero bambini iscritti al prolungamento 24

 

Data di costruzione: 1968

ristrutturazione 1998

Dati dall’edificio:

proprietà del Comune

capienza 41

superficie interna 241 mq

superficie esterna 460 mq

La storia della scuola

La scuola dell'infanzia del Comune di Cimone è stata istituita nel 1968 e inaugurata l'anno successivo. Il nome "Mamma Teresa" è stato voluto dal benefattore che ne ha finanziato la costruzione, in ricordo della propria mamma, Teresa. Ubicata in località Petrolli, si trova al piano terra di un complesso che ospita la scuola primaria, la biblioteca e la palestra del paese. Ciò favorisce le relazioni fra le famiglie, le azioni di continuità fra gli istituti, le iniziative didattiche e culturali.

Cimone mantiene la centratura di una tipica realtà di paese, dove le famiglie si conoscono tra loro e dove vive una forte attività delle associazioni ed è sentita la partecipazione alle realtà educative. La scuola è considerata punto di riferimento e luogo di incontro da tutelare, verso cui non manca mai l'interesse e l'impegno per azioni di partecipazione e supporto.

Descrizione della scuola

La scuola presenta i tratti distintivi tipici dei plessi scolastici, con una scelta architettonica che privilegia cemento e vetro.

Al secondo piano dell'edificio sono collocate la cucina e la biblioteca che sono facilmente accessibili attraverso scale interne o ascensore. La palestra si trova sullo stesso piano della scuola dell'infanzia.

I bambini possono dunque spostarsi con facilità con gli insegnanti per attività diversificate. Nel corridoio sono collocati gli armadietti individuali. Altre porte si aprono sulla stanza destinata alla nanna e sugli spazi per gli adulti. All'interno l'edificio presenta due aule indipendenti ma comunicanti, ognuna delle quali ha accesso diretto ai servizi e allo spazio verde esterno, che è attrezzato con diverse strutture di gioco, fra cui un "masso da arrampicata".

Sul tempo come fattore di regolazione generale si imposta l'esperienza del singolo bambino dello stare a scuola con i rituali, i momenti differenti, le varie azioni riferite agli spazi, ai gruppi di relazione e ai passaggi affettivi che li connotano.

Scelte educative

È una scuola che cerca di catturare, elaborare e inserire consapevolmente nel progetto didattico i diversi spunti culturali che il territorio offre. Sono attive collaborazioni progettuali con la biblioteca per consentire esperienze precoci e significative verso la lettura.

L'uso degli altri spazi pubblici presenti nell'edificio e di altre proposte attivate in realtà limitrofe sono valutate sempre come importanti per incrementare contatti naturali e sociali formativi per i bambini e diventano parte della progettazione scolastica. Sono diverse le uscite che annualmente la scuola organizza sul territorio circostante; dalle passeggiate in Paese alle uscite nel bosco. Negli anni scorsi, la scuola ha aderito al “progetto orto” e, grazie ai finanziamenti della Provincia, è stato realizzato un piccolo orto, allestito in diversi cassoni, in cui sono vengono trapiantati ortaggi, pomodori, piante aromatiche. I bambini si prendono cura anche delle aiuole che abbelliscono il giardino.

Da diversi anni la scuola aderisce all’iniziativa legata alla giornata dei diritti dell’infanzia che ricorre il 20 novembre promossa dal nido e dall’Istituto comprensivo di Aldeno che prevede in primis una progettazione con tutte le realtà coinvolte, un lavoro con i bambini e termina con la “fiaccolata” nel paese di Aldeno e esposizione degli elaborati. Da qualche anno inoltre i bambini sono coinvolti in modo sistematico, secondo la metodologia prevista nel Piano Trentino Trilingue, nell'approccio alla lingua inglese, con insegnanti appositamente formati. I bambini sono esposti alla lingua con costanza, in modo naturale durante le routine, in momenti di narrazione e in piacevoli giochi.

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Ascoltare significa sentire ciò che gli altri non dicono" Peter Drucker