Scuola Provinciale dell’Infanzia di Cavareno " Peter Pan"
Comunità Comunità della Val di Non
Comune Cavareno
Circolo di Coordinamento 11
Numero sezioni 2
Numero bambini iscritti 44
Numero insegnanti 4
Posti di competenza linguistica 2
Numero personale non insegnante
Cuoco 1
Operatore d’appoggio 2
Prolungamento d’orario attivo Sì
Numero bambini iscritti al tempo prolungato 26
Data di costruzione: 1953
ristrutturazione: 2001
Dati dall’edificio:
proprietà Comune
capienza iscritti 76
superficie interna mq 1050
superficie esterna mq
La storia della scuola
Nella parte meridionale dell’Impero Austro-Ungarico, in un contesto di accesi nazionalismi, nel 1909, la Società per l’Asilo Infantile di Cavareno iniziò la sua attività, testimoniando un certo rispetto per la cultura e la lingua minoritaria italiana. Un primo edificio venne inaugurato nel 1914, sempre nell’Impero, un secondo nel 1953. A partire dal 2001, l’Amministrazione comunale decise di riqualificare l’edificio, che si trova in una porzione di centro storico, con criteri all’avanguardia, rivedendo volumetrie e suddivisione degli spazi. Con interventi minimi sulle strutture portanti, vennero incorporate, negli spazi vuoti, delle strutture in legno e vetro, con le più moderne caratteristiche di sostenibilità, utilizzando materiali naturali e biocompatibili, andando così a diminuire i consumi energetici della costruzione. Gli ambienti sono il frutto di una progettazione partecipata, di scelte architettoniche discusse fra progettista e insegnanti. Al piano interrato dell’edificio primario è stata realizzata una centrale di teleriscaldamento alimentata a biomassa (cippato di legno), accompagnata da un impianto solare termico. Questa struttura fornirà energia al nuovo complesso e agli edifici comunali.
Descrizione della scuola
La Scuola accoglie i bambini che provengono dai Comuni di Cavareno, Amblar-Don e Ronzone. Cavareno ha circa 1000 abitanti, mentre gli altri comuni messi insieme portano il bacino a 1200 abitanti circa. Siamo in Alta Val di Non a circa 1000 metri s.l.m. a pochi chilometri di distanza dall’Alto Adige.
La Scuola è nel paese ed il paese è nella Scuola. Ha da colori e forme particolari dentro e fuori, ambienti dedicati e caratterizzati, dove prevalgono i materiali naturali e si assapora il benessere dell’abitare una casa. Ampie aule con soppalco e scale ergonomiche per i bambini, laboratorio per cucinare, per lavorare la creta, usare il colore, i-Theatre per creare un cartone animato, feltro e composizioni con i più vari materiali, spazi ulteriori per attività in gruppo o semplicemente per giocare con qualche amico. La vita si snoda tra un sotto e un sopra, con le pareti trasparenti che permettono di esserci a distanza, di sperimentare nuovi punti di vista; tra un dentro con aule e spazi per le varie attività e un fuori con la sala da pranzo, piazza, teatro/salone e ingresso; un dentro scuola ed un fuori sempre a portata di bambino, con le finestre così basse che si riesce a vedere il gatto che passa per strada mentre si mangia, ad accoccolarsi al balcone per salutare gli amici della scuola primaria; con le porte che permettono di uscire in giardino e giocare sotto la pensilina anche quando piove. Conoscendo le possibilità dello spazio e nutrendo la fiducia nell’accoglienza della scuola si vive con serenità l’avvio all’indipendenza, le possibilità plurime di vivere l’autonomia, le scelte del bambino e bambina, per come manifestare il proprio essere attivo e intraprendente.
Scelte educative
Pensiamo a un bambino o bambina che si muove all’interno delle attenzioni pedagogiche privilegiate dalla nostra scuola.
L’attenzione e la cura per noi stessi e per l’ambiente nel quale siamo immersi è parte del lavoro e delle attenzioni pedagogiche che la scuola vuole portare avanti in collaborazione con le famiglie. Essere parte attiva del nostro mondo, sia come singoli che come gruppo è fare tutto ciò che siamo capaci, interagire con gli altri per chiedere e dare supporto, scegliere, decidere, assumere responsabilità, conoscere limiti, rispettare se stessi e gli altri. Partire dal mondo vicino, dentro alla scuola, nell’ambiente circostante, per toccare anche un mondo lontano. Nella stretta interazione tra educazione, istruzione e cura, intimamente collegate, si dà ascolto al singolo e si aprono spazi e competenze per stare in gruppo e dentro il quale si impara dagli altri e si praticano competenze proprie, rinforzandole e adattandole alle situazioni di condivisione.
In un’ottica di educazione e cura intimamente collegate ascoltiamo il singolo e ci apriamo alla vita di gruppo. Sosteniamo la cura per il proprio corpo e della propria mente attraverso alimentazione, attivazione/riposo, benessere, autonomia, armonia della giornata, attenzione ai pensieri, alle emozioni… discussioni e conversazioni.
Riconosciamo i saperi delle bambine e dei bambini, costruendo con loro dei saperi essenziali, sempre più organizzati, collegati, vicini al contesto storico del momento.
Costruire una relazione con le famiglie basata sul rispetto, il dialogo e la fiducia reciproca. Si perseguono questi valori con
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azioni indirette: organizzazione della giornata, cura dei passaggi tra i vari momenti e tra le diverse figure, cura dei rapporti con le famiglie, modalità di tenere memoria per i bambini e per i genitori…
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azioni dirette: soluzione delle criticità, modi di stare con i bambini, proposte specifiche strutturate, verifica, osservazione e sostegno ai prerequisiti linguistico-logico-spaziali, proposte guidate ecc.