Scuola Provinciale dell’Infanzia di Mione di Rumo

 

 

Comunità Val di Non

Comune Rumo

Circolo di Coordinamento 11

 

Numero sezioni 1

Numero bambini iscritti 13

Numero insegnanti 3

Posti di competenza linguistica

Numero personale non insegnante

Cuoco 1

Personale d’appoggio 1

Prolungamento d’orario attivato Sì

Numero bambini iscritti al tempo prolungato

 

Data di costruzione:

Costruzione 1956

Ristrutturazione 2000

Dati dall’edificio:

Proprietà Comune

Capienza iscritti 30

Superficie interna mq 265

Superficie esterna mq 1434

 

La storia della scuola

 

 

Descrizione della scuola

 

La scuola si trova a piano terra e dispone di due aule; gli spazi sono stati pensati e allestiti in modo da offrire ai bambini molteplicità di stimoli di gioco, con materiali per dar loro l’opportunità di osservare, sperimentare in un ambiente rispondente ai loro bisogni. Sono presenti un bagno per i bambini e uno per gli adulti e la cucina.

Nella sala da pranzo è stato allestito anche lo spazio della nanna. Per l’attività motoria è prevista la condivisione dello spazio palestra con i bambini della scuola primaria. Spazi esterni a disposizione della scuola sono il giardino e il campetto adiacente alla scuola.

 

Scelte educative

 

Vivere la scuola è possibile in molti modi attraverso:

 

  • il gioco libero auto-organizzato dentro e fuori dalla scuola con il supporto e il rilancio dell’adulto;

  • il sostegno alla capacità di organizzarsi e autogestirsi nella cura della propria persona e delle proprie cose;

  • lasciare un segno dei bambini e del loro modo di intendere il mondo;

  • rendere visibile il modo di costruire, interpretare, dare significato al mondo del bambino attraverso la documentazione, lo sviluppo dell’autostima intesa come maturazione di un’immagine positiva di sè nella consapevolezza del “chi sono”, “che cosa so fare” e “che cosa posso imparare”.

Immagine
Conservare lo spirito dell’infanzia dentro di sé per tutta la vita vuol dire conservare la curiosità di conoscere, il piacere di capire, la voglia di comunicare. Bruno Munari