Scuola Provinciale dell’Infanzia di Roverè della Luna

 

 

Comunità Rotaliana Königsberg

Comune Roverè della Luna

Circolo di Coordinamento 7

 

Numero sezioni 2

Numero bambini iscritti 40

Numero insegnanti 7

Posti di competenza linguistica 2

Numero personale non insegnante

Cuoco 1

Personale d’appoggio 2

Prolungamento d’orario attivato sì

Numero bambini iscritti al tempo prolungato 20

 

Data di costruzione:

Costruzione 1907

Ristrutturazione 1987

Dati dall’edificio:

Proprietà Comune

capienza iscritti 66

superficie interna mq 409

superficie esterna mq 442

 

La storia della scuola

 

La scuola dell’infanzia di Roverè della Luna fu inaugurata con una grande festa del paese il 15 settembre del 1907. Per la sua costruzione vi furono forti scontri tra la cultura austroungarica e quella nazionalista italiana, che alla vigilia della Grande guerra convivevano a fatica. Alla fine prevalse la “Società dell’asilo”, costituita nel 1902 che raggiunse il proprio obiettivo.

L’anima della scuola dell’infanzia furono fin da subito le suore del Sacro Cuore, che, affiancate nel tempo dalle insegnanti, rimasero fino al 1990.

 

Descrizione della scuola e scelte educative

 

La scuola dell’infanzia di Roverè della Luna è popolata da molti bambini che provengono da mondi geograficamente e culturalmente lontani dall’Italia, vista la consistente migrazione dall’Est dell’Europa e dal Nord Africa che interessa il paese ormai da decenni.

Si è quindi opportunamente adottata una prospettiva interculturale assumendo la diversità come paradigma dell’identità stessa della scuola, occasione privilegiata di apertura a tutte le differenze.

L’accostamento alla lingua inglese, come previsto dal piano Trentino trilingue, avviene in modo naturale, innestandosi in maniera autentica e sistematica dentro la quotidianità e valorizzando il plurilinguismo.

L’attenzione ai bisogni dei bambini porta a diversificare le proposte didattiche con attività laboratoriali per garantire un approccio attivo a diverse conoscenze. Nei vari angoli di gioco i bambini possono sperimentare, socializzare, collaborare e crescere emotivamente e cognitivamente.

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Seconda filastrocca di casa e di scuola. Se resti a casa, i grandi se ne vanno al lavoro vedono i posti e i mondi e sanno tutto loro. E quando poi ritornano dopo gli abbracci e i salti son loro che raccontano e tu ascolti. Ma se tu vai a scuola ogni giorno dell’anno ti succedono cose che le mamme non sanno. E quando torni a casa per una buona volta sei tu che le racconti e mamma ascolta. Bruno Tognolini