Scuola Provinciale dell’Infanzia di Cavedago "L’albero azzurro"

 

 

Comunità Paganella

Comune Cavedago

Circolo di Coordinamento 7

 

Numero sezioni 1

Numero bambini iscritti 10

Numero insegnanti 3

Posti di competenza linguistica 1

Numero personale non insegnante

Cuoco 1

Personale d’appoggio -

Prolungamento d’orario attivato sì

Numero bambini iscritti al tempo prolungato 7

 

Data di costruzione:

Costruzione 2009

Dati dall’edificio:

Proprietà Comune

capienza iscritti 26

superficie interna mq 333

superficie esterna mq

 

La storia della scuola

 

L’edificio è stato costruito nel 2009.

 

Descrizione della scuola e scelte educative

 

La scuola sorge in una nuova costruzione, perfettamente inserita nell’ambiente naturale. L’ingresso dalla sagoma intagliata identifica immediatamente il nome della scuola, che era stato scelto da bambini, genitori e insegnanti, e che riassume gli elementi caratterizzanti la filosofia educativa: fantasia, natura, collaborazione e comunità. L’interno è caratterizzato da ampi spazi luminosi, con rivestimenti in legno di larice, attrezzati in spazi funzionali al gioco e alle attività laboratoriali.

Natura e tecnologia trovano una sintesi ideale attraverso I-Theatre, il tavolino interattivo delle storie animate.

Un “palco-osservatorio” fa da ponte tra il dentro e il fuori portando, con un volo di fantasia, direttamente nel bosco, al cui margine trova posto l’orto/giardino, dove la natura diventa esperienza di cura e laboriosità.

Il bosco è elemento dominante e ridondante di stimoli. L’ambiente naturale è lo sfondo integratore delle esperienze educative in cui vengono sviluppati molti linguaggi con attenzione alle idee personali. Nelle camminate nel parco fluviale del rio Molini, troviamo “i tre ponti” che simboleggiano sviluppo e continuità tra passato e presente, regalano immagini, sapori, profumi e suoni da scoprire e rielaborare.

 

 

Immagine
Me ne accorgo quando qualcuno è stato in un bosco. Sa di pietra, muschio, resina e foglie e negli occhi ha il bagliore di un folletto” Fabrizio Caramagna