Scuola Provinciale dell’Infanzia di Noriglio

 

 

Comunità Vallagarina

Comune Rovereto

Circolo di Coordinamento 9

 

Numero sezioni 2

Numero bambini iscritti 49

Numero insegnanti 6

Posti di competenza linguistica 1

Numero personale non insegnante

Cuoco 1

Operatore d’appoggio 2

Prolungamento d’orario attivo Sì

Numero bambini iscritti al tempo prolungato 44

 

Data di costruzione: 2011

Dati dall’edificio:

proprietà Comune

capienza iscritti 76

superficie interna mq 549

superficie esterna mq 780

 

La storia della scuola

Risale al 1934 il periodo in cui l’asilo per l’infanzia venne aggregato alla chiesa San Martino, sul lato sud. L’asilo era della parrocchia di Noriglio che lo gestiva attraverso un apposito comitato e l’educazione era affidata alle suore rosminiane. che abitavano al piano superiore rispetto all’attuale sacrestia della chiesa. All’inizio degli anni ‘50 la scuola è passata alla gestione dell’O.N.A.I.R.C. fino al passaggio alla Provincia nel 1978. Gli anni ‘90 del 1900 hanno visto il territorio di Noriglio interessato ad una forte espansione edificatoria, con la conseguente immigrazione di decine di nuove famiglie, hanno evidenziato nuove necessità degli abitanti del quartiere. Nel gennaio del 2012 la scuola ha cambiato sede: ora fa parte del nuovo polo scolastico, che comprende nido e scuola primaria.

 

Descrizione della scuola

La scuola di Noriglio si trova a soli 4 chilometri da Rovereto. I bambini che la frequentano provengono dalle numerose frazioni del paese e alcuni di loro usufruiscono del servizio di trasporto. Nonostante il notevole sviluppo edilizio degli ultimi decenni, l'ambiente circostante è ancora immerso nella natura e offre molte opportunità stimolanti per i progetti didattici.

Scelte educative

 

La scuola dedica particolare attenzione alla promozione della lettura e degli albi illustrati di qualità e coinvolge le famiglie in queste attività.

Negli ultimi anni, in seguito a corsi di formazione specifici, si propongono percorsi di giochi psicomotori.

Si presta molta cura alla documentazione, poiché rappresenta un modo per costruire una memoria delle esperienze effettuate e vengono messi in luce i processi di crescita individuali cogliendone i passaggi più significativi.

 

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“È nel giocare, e soltanto mentre si gioca, che il bambino e anche l’adulto è in grado di essere creativo e di fare uso dell’intera personalità, ed è soltanto nell’essere creativo che l’individuo scopre il sé” Gianni Rodari