Scuola Provinciale dell’Infanzia di Mezzana

 

 

Comunità Comunità della Valle di Sole

Comune Mezzana

Circolo di Coordinamento 11

 

Numero sezioni 2

Numero bambini iscritti 36

Numero insegnanti 5

Posti di competenza linguistica 1

Numero personale non insegnante

Cuoco 1

Operatore d’appoggio 2

Prolungamento d’orario attivo Sì

Numero bambini iscritti al tempo prolungato 18

 

Data di costruzione: 1945

ristrutturazione 2000

Dati dall’edificio:

proprietà Comune

capienza iscritti 51

superficie interna mq 600

superficie esterna mq 950

 

La storia della scuola

 

L’idea di costruire un asilo a Mezzana si può riferire, in base ad un documento del 1912, a don Giovanni Zanon ma poi in concreto la scuola sorse solo molto tempo dopo per disposizione testamentaria di Agostino Ravelli che costituì erede delle proprie sostanze l’Ente Asilo Infantile che poi prenderà il suo nome. Nel 1941 la Giunta comunale stabilì l’inizio dei lavori di costruzione.

La struttura fu gestita inizialmente in modo autonomo, quindi con l’intervento dell’ONAIRC, per passare ad una gestione dell’ente con le suore Piccole Figlie dei SS. Cuore di Gesù e Maria di Parma (dal 1960 al 1993). In un momento successivo la Provincia Autonoma di Trento sostituì l’ONAIRC, mentre le religiose continuarono a collaborare nella direzione della scuola materna. Attualmente la scuola dell’infanzia è gestita dalla P.A.T. e dal comune.

Nel 2000 il vecchio edificio (la casa del fondatore) è stato interamente ristrutturato.

Tratto da “Mezzana e le sue frazioni: Roncio, Menas,Ortisè e Marilleva. Storia di cinque comunità” di Paolo Dalla Torre

 

Descrizione della scuola

 

La nostra attuale scuola è l’effetto di un accorpamento, avvenuto nel settembre 2016, tra le due realtà scolastiche di Mezzana e Mestriago.

La struttura scolastica sorge quasi al centro della parte storica del paese di Mezzana, sul versante maggiormente soleggiato e non è molto distante né dal bosco né dal corso del fiume Noce.

La scuola è dislocata su tre piani al primo dei quali trova spazio la sala da pranzo e la cucina nonché la stanza sonno. Al piano terra vi sono le tre aule utilizzate dai bambini nei vari momenti della giornata e all’interno delle quali sono stati creati angoli dell’affettività e della relazione, angoli della comunicazione e dell’espressione e angoli per le esperienze di manipolazione, per i giochi di costruzione e di confronto, che con il tempo variano a seconda delle esigenze e degli interessi. Nel piano seminterrato è collocato lo spazio per le attività motorie che accede direttamente a uno dei due giardini di cui è dotata la scuola.

 

Scelte educative

 

Il bambino viene accolto nella scuola anzitutto come “persona”, unica e irripetibile, nella singolarità e complessità dei fattori che la costituiscono: un’identità articolata, fatta di aspirazioni, capacità e fragilità, nelle varie fasi del suo sviluppo. Perciò la scuola si propone di diventare uno “spazio di crescita” proprio di ogni persona, che le insegnanti provano a riconoscere e a portare al maggior grado di realizzazione possibile.

L’azione educativa mantiene sempre un filo diretto con la realtà e attraverso azioni quotidiane e soprattutto attraverso il "gioco" aiuta il bambino ad comprenderla e rapportarsi ad essa.

Tutti i bambini esplorano continuamente la “realtà” che li circonda, la sperimentano con le mani e con tutti i sensi, la indagano con il pensiero curioso e fantasioso, la percorrono con il corpo, la interrogano con sguardi attenti e aperti, le attribuiscono significati e vi intessono relazioni importanti con le parole di un linguaggio in continua crescita. Dunque, se la scuola riesce a dare tante opportunità in questo senso, aiuta ogni singolo a costruire in maniera armoniosa la propria “identità”.

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“Se un bambino deve tenere vivo il senso innato di meraviglia, ha bisogno della compagnia di almeno un adulto con cui condividerla, riscoprendo con lui la gioia, l’eccitazione e il mistero del mondo in cui viviamo” Rachel Louise Carson