Scuola Provinciale dell’Infanzia di Terzolas

 

 

Comunità Comunità della Val di Sole

Comune Terzolas

Circolo di Coordinamento 11

 

Numero sezioni 2

Numero bambini iscritti 39

Numero insegnanti 5

Posti di competenza linguistica 2

Numero personale non insegnante

Cuoco 1

Operatore d’appoggio 2

Prolungamento d’orario attivo Sì

Numero bambini iscritti al tempo prolungato 19

 

Data di costruzione: 1950

ristrutturazione 1993

Dati dall’edificio:

proprietà Comune

capienza iscritti 76

superficie interna mq 849

superficie esterna mq 1092

 

La storia della scuola

 

L‘istituzione della Scuola dell’Infanzia di Terzolas risale ai primi anni del 1900. Con testamento del 1894, Caterina Greifenberg ved. Rizzi nominava erede delle sue sostanze una “ Istituzione da fondarsi per l’educazione dei bambini appartenenti al comune di Terzolas in età prescolare”.

Nello stesso anno, moriva Domenico Manini, che aveva lasciato la sua abitazione alla Curia, con l’impegno che, parte di essa, venisse utilizzata per l’educazione prescolare dei bambini. In questa casa privata nacque l’Asilo Infantile di Terzolas, gestito da un comitato locale.

Nel 1950, venne inaugurato l’attuale edificio scolastico, situato a fianco della piazza principale. La scuola venne affidata per la gestione tecnica e amministrativa all’O.N.A.I.R.C.

Nel 1977 la gestione della Scuola Materna passò alla Provincia Autonoma di Trento, con la denominazione Scuola Provinciale dell’infanzia di Terzolas, dedicata a Caterina Greifenberg-Rizzi.

L’edificio scolastico del comune di Terzolas venne ristrutturato nel 1987 e poteva ospitare una sezione della scuola dell’Infanzia al primo piano e 5 classi della scuola elementare. Dopo un periodo di chiusura, in sede di rivalutazione del contesto, è stato deciso di ristrutturare l’edificio nel 2001, destinandolo esclusivamente alla scuola dell’infanzia per ospitare 3 sezioni.

 

Descrizione della scuola

 

La scuola è una struttura ampia priva di barriere architettoniche, è disposta su tre piani, al piano terra c’è l’ingresso con un piccolo atrio dal quale si accede alle tre stanze da pranzo, alla cucina, ai bagni e alla sala del sonno.

Al secondo piano si trovano due aule, ampie e luminose, con arredamento mobile, quindi facile da spostare a seconda delle esigenze dei bambini e delle attività da svolgere. All’interno delle aule sezionali ci sono angoli per il gioco simbolico, come ad esempio la casetta e quello dei travestimenti che svolgono un ruolo di rifugio emotivo sia per i più piccoli che per i più grandi, che permette loro di sperimentare e rappresentare ruoli e appropriarsi di regole della vita sociale.

Al terzo ed ultimo piano si trova l’altra aula e la palestra, che permette ai bambini di rispondere al bisogno di movimento e come occasione esplorativa e poi l’ufficio.

La scuola dispone di un ampio spazio esterno, recentemente sistemato, ampliato e organizzato in spazi ispirati agli elementi della natura (acqua, fuoco, terra….) che offre ai bambini diverse opportunità di movimento e di esplorazione.

 

Scelte educative

 

Le scelte educative della nostra scuola fanno riferimento ad un’idea di bambino attivo, curioso rispetto al suo ambiente e alle persone, che prova interesse per situazioni, contesti, materiali, con un suo modo di leggere il mondo, che cerca costanti, riconosce differenze, costruisce delle proprie idee sul mondo e la sua conoscenza incontrando e relazionandosi con cose e persone, con realtà semplici e complesse, cercando collegamenti e connessioni. Un bambino che opera sulle cose: sa fare, operare, mettersi alla prova, che sa attribuire significato al proprio comportamento anche vedendosi rispecchiato nelle figure di attaccamento e riferimento potenziando in un circolo virtuoso la fiducia in se stessi. Le esperienze pregresse danno forma a quelle successive, ma allo stesso tempo le nuove esperienze portano dei cambiamenti e riorganizzano anche quelle passate. Il bambino si esprime al meglio in condizioni di benessere psico-fisico e sociale, nella “relazione con”, in modi diversi e “a distanze” diverse dalle figure di riferimento. La scuola accoglie il bambino con le sue potenzialità, ma gli offre degli stimoli per mettersi in gioco, sperimentarsi e sperimentare diverse possibilità, che attraverso il sostegno riuscirà a fare proprie. Il bambino, come ogni essere umano, è parte della natura ed è in relazione con essa, in questo contesto si esprime al meglio, trovando condizioni di benessere, in contesti immersivi ed autentici.

 

 

 

Immagine
"Non ci si può realizzare da soli. Gli altri sono le mille braccia che aiutano a costruire la vita di ciascuno." Dugpa Rimpoce