Scuola Provinciale dell’Infanzia di Romeno
Comunità Comunità della Val di Non
Comune Romeno
Circolo di Coordinamento 11
Numero sezioni 3
Numero bambini iscritti 51
Numero insegnanti 7
Posti di competenza linguistica 1
Numero personale non insegnante
Cuoco 1
Operatore d’appoggio 3
Prolungamento d’orario attivo Sì
Numero bambini iscritti al tempo prolungato 28
Data di costruzione: 2003
Dati dall’edificio:
proprietà Comune
capienza iscritti 76
superficie interna mq 1314
superficie esterna mq 1675
La storia della scuola
La scuola è stata interamente ricostruita nella stessa area del precedente edificio e inaugurata nell’anno scolastico 2004/2005. La realizzazione è stata frutto di un lavoro di gruppo, composto da progettista-architetto, coordinatrice pedagogica e personale della scuola; il confronto a più voci ha portato al risultato di una struttura rispondente a tutte le necessità, da quelle del benessere a quelle di una didattica creativa e diversificata. In un’ottica di partecipazione attiva anche i bambini hanno espresso le loro impressioni.
Descrizione della scuola
La costruzione è interamente in legno ed è innovativa nelle forme, nei materiali, negli arredi, coniugando i concetti di ecologia umana e ambientale con quelli della bioedilizia, lo studio degli spazi con i modelli di sviluppo dell’infanzia, per offrire una scuola a misura di bambino.
Alla scuola si accede da un vialetto costeggiato da colorati murales con mosaici e graffiti realizzati dai bambini con la collaborazione di un’artista della zona, Sarah Mutinelli.
La luce che entra dalle vetrate offre un ambiente luminoso e accogliente con affacci sulle montagne e il loro mutare di colori nel succedersi delle stagioni.
Il giardino, ampio e ricco di alberi e cespugli, è il luogo delle avventure e delle esplorazioni, grazie alla sua conformazione naturale e dall’aspetto selvaggio, con collinette e pendenze. I suoi arredi e i giochi sono in legno naturale, ci sono la casa sull’albero, il ponte sopra il torrente, il tunnel scavato nella collina centrale, il grande sasso, il tronco cavo, l’anfiteatro con le panchine... Le verande esterne adiacenti alle aule permettono di lavorare e giocare all’aperto in tutte le stagioni e di stare così a contatto con gli elementi della natura e con il tempo che passa.
Caratteristiche della scuola
Entrando, si ha l’impressione di trovarsi in una piccola città-villaggio, con la una via centrale e una piazza sulla quale si affacciano le aule come se fossero le case; ogni aula comprende varie entrate, corridoi e spazi interni (atelier) che permettono varie modalità di lavoro e di raggruppamento dei bambini. Gli spazi sono trasformabili e soddisfano la duplice necessità di avere ambienti raccolti o spazi da condividere in gruppo più ampio, angoli adatti alla concentrazione, all’ascolto, al dialogo e spazi per il libero movimento, nonché luoghi autogestiti che stimolano l’autonomia e la socializzazione.
La presenza di scale e soppalchi offre angolature diverse, prospettive insolite e postazioni a diverse altezze da cui guardare. I sottoscala diventano tane, le pareti in legno hanno aperture e finestre e punti per osservare il paesaggio. Lo spazio teatro, rialzato, gode di uno scenario naturale grazie all’ampia finestra. Sul soppalco si trova una biblioteca, una serra per seminare e prendersi cura delle piante, la palestra con gli spazi per il salto e gli attrezzi per costruire percorsi e materiale di recupero per inventare ambientazioni e la stanza della musica; tutti spazi comodamente raggiungibili dalle scale interne alle aule.
Scelte educative
Il progetto pedagogico-didattico di scuola mette al centro il gioco come forma privilegiata di apprendimento, di relazione, di esplorazione, di conoscenza di sè e del mondo.
Nella scuola sono presenti tempi e spazi comuni, dove stare in gruppo e tempi e spazi personali, raccolti, dove trovare la propria intimità, nascondersi, selezionare gli stimoli. Occasioni e ambienti che promuovono l’autonomia, il senso di responsabilità, l’autostima, il senso comunitario.
Proprio in questi spazi pensiamo che possano crescere l’interesse e la partecipazione dei bambini, prima dentro la scuola, poi nella comunità e nel mondo allargato.